La derattizzazione è un insieme delle operazioni, del ramo della disinfestazione, atte ad eliminare e prevenire la presenza di roditori dagli ambienti.

Chi deve fare la derattizzazione

Con la pubblicazione delle nuove normative ISO 9000,e di quelle sull’igiene esposte dal documento HACCP, molti titolari d’ azienda e responsabili hanno dovuto mettere in pratica alcuni accorgimenti al fine di garantire un ambiente sano ed igienico.

Sono, infatti, le aziende che trattano la somministrazione e la produzione di generi alimentari, oltre che i presidi ospedalieri, le attività sottoposte a maggiori controlli per quanto riguarda gli interventi di disinfestazione da parassiti e di derattizzazione dai roditori.

Tali realtà possono affidarsi a personale tecnico e competente in grado di strutturare un piano programmato degli interventi, onde evitare l’ insorgenza di problemi, anche di grave entità.

Come eseguire una corretta derattizzazione.

derattizzazioneAl fine di procedere in modo adeguato e produttivo con gli interventi di derattizzazione, è importante conoscere le varie specie di roditori che possono attaccare i propri locali.

I topi comuni, ad esempio, detti anche topi campagnoli sono dei piccoli roditori che scavano gallerie superficiali e facilmente trattabili. Prevenire il loro attacco, infatti, si rivela piuttosto semplice: smuovendo costantemente il primo strato di terreno, o trattandolo con diserbanti e pesticidi, è possibile allontanare questi roditori. Nel qual caso la loro presenza sia già una realtà, le procedure di derattizzazione più comuni consistono nel cospargere la zona di preparati anticoagulanti.

I topi selvatici, invece, hanno sviluppato negli anni un ottimo spirito di adattamento, integrandosi perfettamente in ogni contesto naturale od artificiale, quali magazzini e laboratori. Procedere con la loro eliminazione, però, non risulta essere un’operazione troppo difficoltosa: la sistemazione di esche a bassa tossicità, in zone accessibili solo a loro, assicura una soddisfacente risoluzione del problema.

I roditori più difficili da combattere sono i ratti, sia quelli che nidificano vicino a fogne e condutture d’ acqua, sia quelli comunemente definiti “dei tetti”.

Queste due specie, che si differenziano tra loro in base alla colorazione del manto, sono immuni ai normali topicidi. Procedere con la derattizzazione, in questi casi, si rivela un compito lungo e necessita di interventi di manutenzione e controllo della zona trattata.

L’ azione, che dev’essere centripeta onde evitare la migrazione degli infestanti verso altri luoghi, prevede una pasturazione a base di esche non attive, seguita dal posizionamento di esche specifiche,non dannose per l’ uomo o altri animali, e dallo sbarramento di tutte le possibili vie di fuga.

 

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